Prima di esaminare le scale diatoniche e cromatiche, diamo un’occhiata agli intervalli che le formano. Il termine diatonico sta ad indicare un intervallo di un semitono, le cui note cambiano di nome, se invece mantengono sempre lo stesso, il termine sarà cromatico. Per essere più precisi, diremo che l’intervallo di DO REb, è un intervallo di un semitono diatonico, perché le due note hanno nome diverso, invece DO DO# formano un intervallo cromatico perché le note che lo compongono hanno lo stesso nome anche se si tratta sempre di un intervallo di mezzotono. Ora ci soffermeremo sulle scale cromatiche in quanto, in questo tipo di scale dette seriali tutto è basato sul semitono, senza che questi abbiano un qualche rapporto sui gradi importanti della scala ( tonica, dominante sensibile ecc.), ma tutte le note hanno pari importanza; queste scale sono considerate modali perché non tengono conto dei suoni armonici che esercitano una certa attrattiva sulle varie note; esse sono la base della musica detta d’Avanguardia. Le scale seriali quindi sono cromatiche e costituiscono l’ossatura portante della musica dotta d’avanguardia. Furono ideate da Schoemberg e costituiscono la più grande rivoluzione musicale della Storia della Musica che vedremo dopo. Si chiamano seriali, perché essendo tutte suddivise in 12 note distanti fra loro di 1/2 tono, non esistono regole in merito, per cui, almeno per dare una definizione di base, vengono raggruppate e suddivise in 12 scale o serie partendo ognuna dalla prima nota