Agorà
Passando per la cittadina piazza,
nel vespro di un qualunque dì,
colpisce l’attento sguardo
un’umanità varia.
Sta l’elegante signora con l’inseparabil cagnolino,
all’inutil ricchezza suo unico conforto,
la massaia carica di fatica e d’affetti sorride
nella sua semplicità,
una coppia adolescente ancora avulsa
dalla quotidianità spesso amara della vita,
è intenta ad effusioni.
Vedi ambulanti d’altri paesi in cerca
d’acquirenti poco convinti,
artisti di strada vendere arte,
chi con musica, chi da istrione o col pennello.
Odi discorsi idealistici
di colui che con un megafono
vuol cambiar degli eventi il corso.
L’agorà è come la scacchiera della vita
ove umane pedine mosse dal fato,
appaiono diverse pur nell’identica finalità.