Clochard
Un tetto di stelle,
pareti d’aria, un pavimento di marmo
in una fredda stazione notturna:
ecco la tua casa, clochard, uomo della strada.
In un sacchetto di plastica,
gelosamente custodito,
tutto il tuo guardaroba,
i tuoi possedimenti,
fatti di nuvole,
pochi stracci
e qualche briciola di pane.
Nei tuoi occhi,
una strana luce,
non so se di paura o di speranza,
certo non di gioia,
non un sorriso,
non una lacrima,
non più umanità in te,
solo emarginazione
a guisa di un gatto in un vicolo ceco.
Intorno a te indifferenza,
passanti frettolosi,
immersi nella quotidianità,
volutamente distanti.
Clochard, ultimo nel mondo degli uomini,
primo nel regno degli angeli
Angela Liliana Pugliese