Chiudo gli occhi,
sorge un volto: il Tuo.
Dolore.
Immenso dolore
che lacera a brandelli
la mia anima,
che ottenebra la mia mente
come un calice
e mi avvolge nelle membra
con la morte.
La fredda, cara morte
che mi chiama,
mi attrae, mi lusinga
con la seduzione dell’oblìo.
Aiuto! Chi sono io?
E’ il nulla il mio essere?
No! Apro gli occhi,
voglio tornare tra i miei affetti.
Così è la vita:
il fluire di un fiume,
il tramonto di un giorno,
l’alba di un altro.
E il dolore và……
Angela Liliana Pugliese