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Dalla Stampa del 1° Giugno, 2011, ecco un articolo interessante...

(Di Gian Antonio Orighi)

 

Il Paese batte la Germania nello sfruttamento degli impianti eolici. Riforniscono già milioni di famiglie. Il costo delle energie pulite sta diminuendo mentre quello delle fonti convenzionali, continua ad aumentare

Il Paese europeo che sfrutta meglio il vento? Non è più la Germania sorpassata a sorpresa dalla Spagna. L’elettricità prodotta dai suoi impianti eolici batte ormai quella sporca (o comunque sempre meno contestata) delle 8 centrali nucleari: 21% contro 19%.  E non solo, le fonti rinnovabili, nel loro insieme, rappresentano la seconda fonte di elettricità del Paese, con una quota record del 32,3% grazie ad un deciso +7% sul 2009.  Le performances conseguiti dai mulini a vento dimostrano che questa energia, oltre che non inquinante, e sempre più competitiva, è una realtà capace di rifornire 13 milioni di famiglie spagnole, sottolinea, entusiasta, il presidente della Aee - l’Associasiòn Empresarial Eòlica-Josè Doloso

Gli oltre 19 mila parchi eolici, hanno sfornato, nel marzo scorso, la bellezza di 4738 Gigawatts/ora, con un incredibile incremento rispetto allo stesso periodo del 2010 del 5%. Nella lista seguono l’idroelettrico con il 17,2%, la cogenerazione  con il 15%, il solare con il 2,6%  “La nostra produzione di marzo sarebbe sufficiente per coprire il consumo elettrico globale di una nazione come il Portogallo”  continua Donoso “E così abbiamo risparmiato 250 milioni di euro, che altrimenti sarebbero finiti all’estero in acquisti petroliferi, e abbiamo evitato di immettere nell’aria 1,7 milioni di tonnellate di Co2, che equivale ad impiantare 850 mila alberi

Ma la Aee può permettersi di sfoggiare anche un altro risultato che la dice lunga sul futuro energetico. La Spagna ha esportato elettricità perfino nella nuclearissima Francia, che vanta 58 centrali. E ha prodotto il 2,9% in più rispetto agli obiettivi dell’ambizioso Plan de Energias Renovable 2005  2011 del governo socialista del premier Zapatero. L’impetuoso sviluppo della green energy è diventato uno dei motivi per cui i prezzi energetici spagnoli sono fra i più bassi d’Europa. Il costo medio annuo, nel 2010, è stato infatti di 38 euro per Megawttore contro i 47,5 euro della Francia. E ha fatto salire il Paese, come segnala un reporter dell’Agenzia internazionale dell’energia, al rango di 4° esportatore di elettricità dopo la Francia, Germania e Repubblica Ceca.

Sul vento, la Spagna punta sempre di più e i dati sono chiari: Madrid ha scalzato Berlino, che finora era il primo produttore di wind power della Ue: 42.976 Gigawattora contro 36.500, come ha segnalato il barometro Eurobserver della Commissione Europea. E tutto questo, nonostante i tedeschi continuino a mantenere il primato della potenza installata, vale a dire 27.214 Megawatt eolici contro 20.676 spagnoli. E’ una conferma dell’efficienza del sistema iberico, capace di produrre di più con meno aereogeneratori.

Alla base c’è il ruolo-chiave degli incentivi governativi. Sia Spagna sia Germania  ricevono sovvenzioni, ma, mentre i nuovi parchi eolici tedeschi hanno ricevuto, l’anno scorso, 92 Euro per Megawattora, noi ci siamo fermati a 77 sottolinano alla Gamesa, una delle imprese leader del settore. E così, in un Paese che sta rivedendo tutti i sistemi di sicurezza, delle sue centrali atomiche dopo il disastro di Fukuchima, i record della green emergy aprono speranza concrete per un futuro energetico, completamente pulito. Si tratta di scenari dalle enormi potenzialità, come rivela un paper dell’Università pontificia di Comillias secondo il quale, la capacità di produzione delle fonti rinnovabili, calcolato per il 2050, e sfruttando il 52%  del territorio, sarebbe addirittura pari a 56 volte il fabbisogno totale di elettricità.

Il costo delle tecnologie pulite diminuisce a passi da gigante, mentre quelle delle fonti convenzionali, fossili e nucleari, non fanno che aumentare, hanno osservato Domingo Beltran e Sergio de Otto responsabili della Fondacion Renovables. L’energia eolica ha già raggiunto costi competitivi in appena un decennio di sviluppo. Mentre quella fotovoltaica  ha dimezzato i propri costi in meno di 5 anni.

E in questo quadro, non è certo disprezzabile l’apporto degli exportdi green energy  all’economia della Spagna. Le previsioni ufficiali calcolano per il 2015 un apporto al Pil 17,9 miliardi di  Euro e il contributo all’occupazione? E’ notevolissimo: tra diretto e indotto, si tratta di 130 mila posti. “In Spagna la fattibilità tecnica ed economica di un sistema di generazione elettrica basato al 100% su  fonti rinnovabili, è stato ormai dimostrato da molti, si entusiasmano gli esperti di Greenpeace - così c’è da chiedersi perché usare ancora una fonte come il nucleare quando ci sono alternative migliori            

Fine

Dite la vostra ma prima ….lasciatemi dire la mia

A quanto pare, non ci si illumina soltanto di Immenso, come diceva Ungaretti, ma anche di Vento…. Infatti il vento, questo nostro meraviglioso, grande amico (soprattutto quando c’è crisi energetica), fa girare le pale delle eliche, tali da produrre energia elettrica e così, chi entra in una stanza buia e accende…ecco la luce; tutto si illumina.  Che bello sarebbe se la nostra tecnologia avanzata, potessero stare in simbiosi perfetta con la natura.  Chi l’ha detto che se vogliamo dare incremento alla tecnologia (che poi avrebbe l’unico scopo di rendere migliore la nostra vita), dobbiamo rinunciare alla natura?  Anche quella (la natura) è stata concepita dal Creatore, per rendere migliore la nostra vita e noi, furbi, facciamo di tutto per distruggerla, anche quando ci sono queste meravigliose possibilità di simbiosi e integrazione perfette fra tutte queste cose.

Invece, fin da quando ero piccolo, mi sono sempre sentito dire che le due cose erano incompatibili; o rinunci ad una vita comoda, più di qualità, e così non distruggi la natura, oppure rinunci a quella però in compenso, farai una vita più comoda….più da essere umano.   Già da allora si parlava di propulsione elettrica ma se io, magari colmo di entusiasmo per tutto questo, accennavo a qualche cosa del genere, chi mi conosceva, subito mi zittiva dicendomi di smettere di sognare, di avere il coraggio di guardare la realtà, di smettere di vivere arroccato nei mie sogni, insomma….. di non avere più la testa fra le nuvole. Ed ora leggo che ancora un po’, e presto l’utilizzo dell’energia elettrica, recuperata tramite il vento e non solo, sta diventando più economica di quella convenzionale….Allora, se è davvero così, perché non ci si organizza seriamente a fare in modo che questo tipo di propulsione, non diventi un qualche cosa da usarsi quotidianamente e su vasta scala?

E’ ancora una fantasia, se fra un certo periodo di tempo, sul pianeta non ci sarà più posto per nessuno ( né per i sognatori, né per i realisti pragmatici),  considerando che, sia questi che quelli, per vivere, devono mangiare cibi non inquinati e devono respirare aria pura? Forse sarà solo quando tutti; ricchi, poveri, sognatori e realisti, si renderanno conto di ciò, che si incomincerà a fare qualche cosa di serio in questo senso….speriamo solo che non sia troppo tardi.  Mi ricordo che quando i Verdi entrarono al Governo (se allora hanno avuto un grande successo, è perché la gente rivuole la natura incontaminata), hanno fatto varare una legge che proibiva di togliere gli arbusti sulla riva dei fiumi. E’ vero che bisogna rispettare la natura, e non abbattere gli alberi per capriccio, però bisogna anche vedere le situazioni…A seguito di quella legge, tutte le volte che pioveva più del necessario, l’acqua del fiume straripando dalla riva, portava con se tutti gli arbusti, ora protetti da questa legge, che nessuno poteva toccare per via di questo curioso veto umano….

Risultato? Il risultato fu che questi arbusti, strappati dalla riva dal fiume in piena, viaggiavano con esso (con il fiume) fino al primo ponte (e se non il primo, il secondo, o quello successivo ancora), magari i primi arbusti passavano, forse anche i secondi, ma alla fine, qualche arbusto veniva impigliato, magari da una parete del ponte stesso….In questo caso, essendosi ristretto il passaggio, un altro arbusto veniva impigliato da quello, fino a che il passaggio dell’acqua non veniva completamente ostruito. Altri arbusti allora, trascinati dal fiume, arrivano a quel ponte accumulandosi a quelli che già si sono impigliati, tanto da trasformarlo in una vera diga…E’ solo che tale ponte non era concepito come diga, ma come ponte è così, per finire, ecco che sotto la pressione dell’acqua, che continua ad arrivare, il ponte crolla…ma sarebbe più preciso dire, viene spazzato via per intero, chissà dove!!!........Tempo fa, un ponte sul Tanaro ha fatto questa fine; non è crollato…è sparito, trascinato molto più lontano da dove era perché, come sappiamo, la potenza dell’acqua è enorme.
Vedo in tutto questo un grande squilibrio, da un lato si prendono misure drastiche, eccessive, soprattutto subito dopo che furono varate queste ordinanze dei Verdi, che praticamente non servono a nulla (un mio amico che era venuto a trovarmi, si è ritrovato una multa, perché una ruota della sua macchina, stava sopra a un filo di erba), e dall’altra, o non si stanziano soldi, o si creano ostacoli incredibili a iniziative per l’utilizzo delle fonti di energia pulita, che sono sempre di più una realtà possibile….Io consiglierei di esser più di manica larga per quelli che prendono legna dai bordi dei fiumi o che posteggiano sopra qualche filino d’erba, e dall’altro essere più solerti, determinati e risoluti, per incrementare, sviluppare le risorse energetiche pulite, non solo a livello di fantasia, tipo fantascienza, come se fossero cose quasi impossibili da realizzarsi, per cui ci si accontenta solo di parlarne……. Gli interessi e la paura di figurare come inopportuni e sciocchi sognatori, possono giocare brutti scherzi ed influenzare enormemente le nostre azioni.

Dato che non sono nato ieri (e neppure l’altro ieri), conosco perfettamente il motivo per cui questo, almeno per il momento, non è possibile (quando invece lo sarebbe) ovvero l’interesse. Quando c’è l’interesse di mezzo, chi è legato e coinvolto a questo interesse, non è nemmeno più in grado di valutare quale sia il vero interesse per lui stesso, tanto da rinunciare quasi alla sua vita, pur di non perdere il suo vantaggio ( Si dice che la cupidigia offusca il cervello anche dei più intelligenti) per cui, allo scopo di risolvere, avrei una proposta che non dovrebbe essere male.
A tavolino si spostano gli interessi legati al consumo delle energie sporche e li si trasferiscono (sempre artificialmente), a quelle pulite come dire…un trasferimento di appalti da energie sporche ad energie pulite…. L’automobilista alla guida del suo mezzo, che deve fare rifornimento, si avvicina al primo distributore dipendente da una delle 7 sorelle, ma non fa rifornimento di benzina bensì, di elettricità….Gli lascia la pila vecchia, compera la pila nuova e se ne va…. Non credo che tale trovatina sia del tutto da buttare via…Forse è da perfezionare ma non da buttare.

Riepilogando, sempre se si vuole dare il meglio alla popolazione, si potrebbero abrogare quelle leggi varate dai Verdi in quanto eccessive e inconcludenti e, per contro, attivarsi per portare al massimo sviluppo le tecnologie che utilizzano risorse energetiche non inquinanti e infine, per non creare squilibri nel mondo dell’economia, trasferire gli interessi legati alle energie sporche, a quelle pulite

Fine

Prego…dite pure

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Giulio...

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