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Articolo preso dalla Stampa del giorno 14/Settembre/2011
La Storia… Corrispondente da Londra Andrea Malaguti
Svezia, tirò i capelli al figlio; condannato il papà italiano
Per Giovanni Colasante 750 Euro di multa:
“E’ una ingiustizia enorme”

 

Fine del processo svedese. Fine della guerra di civiltà. Per il giudice Sakari Alander, signore e padrone dell’aula numero otto del tribunale di Stoccolma, non ci sono dubbi. Giovanni Colasante da Canosa di Puglia - stessa Europa ma nella testa dell’inflessibile pubblico ministero, Deniz Cinkitas un mondo primitivo – è colpevole di maltrattamenti nei confronti del figlio di 12 anni. La sua pena l’ha scontata passando 3 giorni e 3 notti in carcere. E 750 Euro di multa che dovrebbe lasciare in Scandinavia fanno pari con la crociera nei fiordi che aveva organizzato da 6 mesi. L’ha persa. Non c’è stato modo di farsela rimborsare. Punito lui, quarantaseienne dirigente di una azienda informatica e consigliere comunale di centrodestra, e punita la sua famiglia.

 

La colpa? Il 23 Agosto, nel cuore della città vecchia, avrebbe tirato i capelli al suo primogenito. E non importa se lo ha fatto nel tentativo di intrattenerlo mentre il piccolo scappava perché non aveva voglia di andare al ristorante. In Svezia è un reato. E questo va considerato un abuso, dice testualmente la sentenza emessa ieri. Deliberatamente. Come se fosse un aguzzino. Un torturatore di ragazzini. “Non ho mai fatto male ai miei figli. Al massimo posso impedire loro di guardare la TV. “ Dice al telefono Giovanni Colasante, cercando di impedire che quella crepa che gli si è infilata nell’anima, finisca per diventare lo scivolo da cui si incunea un intollerabile senso di umiliazione. Prova a tirarsi su “Al paese ho ricevuto tanta solidarietà”

 

Adesso, mentre l’avvocato Runenberg gli comunica la decisione di Alander, è seduto in un bar di Canosa di Puglia, di fianco alla moglie Maria Fonte, una donna raffinata con uno sguardo penetrante e remoto, che ancora trema quando il marito rimette assieme i tasselli di questo mosaico avvelenato. “Ho subito una ingiustizia enorme. Non meritavo di essere trattato così. Ora valuteremo se fare “appello”. A inchiodarlo ci sono tre improbabili testimoni che davanti al giudice hanno raccontato tre storie diverse, che andavano dall’aggressione selvaggia a furia di schiaffi al buffetto sulla spalla. Sono gli stessi che quella sera lo hanno denunciato dopo essergli corsi incontro con la bava alla bocca. Roteavano e gridavano “Italiani vaffanculo”. Ma quello non è reato.

 

Uno di loro ha raccontato che Colasante avrebbe sollevato il figlio da terra prendendolo per i capelli. Con un braccio solo. Se non era un mitomane perlomeno era un commediante. Uno che non si accontenta della realtà. “Mio figlio pesa 50 chili. Vi pare possibile?” Al giudice Alander evidentemente si. La stampa svedese ha infierito sull’italiano. Lo ha smontato come un lego. Lui e la sua cultura di quarta serie. “Ma nel vostro paese siete abituati a picchiare i bambini?” Non è forse questa la domanda che gli ha fatto il gelido Cinkitas, un uomo che usa la propria supposta perfezione umana e l’inossidabile senso di se come una clava? Magari, mentre lo guardava con quel senso di infastidita perplessità, in qualche modo voleva persino giustificarlo. Non era lui ad essere violento, ma la strana terra in cui era nato.

 

I Barbari. Che cosa altro siamo in fondo? “Ci vedono come gente abituata a fregare il prossimo, incapaci di rispettare le regole. Invece io sono una persona per bene. Ma è come se il tribunale non si stesse rivolgendo a me in quanto Giovanni Colasante, ma in quanto italiano". Sensazioni appiccicose.
La polizia lo ha arrestato davanti ai suoi figli. I due bambini erano terrorizzati. L’hanno infilato in macchina e portato in caserma. “Avremmo potuto risolvere ogni cosa con il buon senso. Invece volevano a tutti i costi farmi ammettere cose che non avevo fatto. Mi hanno infilato in una cella e per un giorno intero mi hanno tenuto isolato dal mondo. E’ stato un incubo”.

 

 

IL Verdetto

Il giudice di Stoccolma chiude il caso: il padre di Canosa colpevole di maltrattamenti

 

 

La Difesa Della Puglia

Lui: un processo al nostro Paese, ci vedono come gente abituata a fregare il prossimo

“Non sapevo dove fosse la mia famiglia. Mia moglie era senza soldi, ma la polizia si è rifiutata di farle avere i miei. Dopo 24 ore mi hanno interrogato di nuovo. Stavolta con un avvocato scelto da loro. Ancora adesso fatico a togliermi dalla testa questi pensieri” . I ragazzi sono tornati immediatamente in Italia, lui li ha raggiunti solo la scorsa settimana, dopo il processo “Hanno sofferto. Davvero non meritavano tutto questo. Eppure in Svezia io ci tornerei”. Sua moglie Maria Fonte gli si avvicina all’orecchio “Io lì non ti accompagno più. Questa volta ci vai da solo”.

Fine

 

 

Dite la vostra….ma prima lasciatemi dire la mia

 

Per me questo articolo, rappresenta il crollo di un mito. Infatti da buon italiano esterofilo, credendo che al Nord tutto sia più bello e più giusto, ho sempre guardato in quella direzione con ammirazione, soprattutto in quei Paesi come la Svezia, la Finlandia, la Svizzera e perfino la Norvegia, con i famosi Fiordi, dai quali partivano o arrivavano le navi vichinghe, reduci dalle loro goliardiche (e piratesche) spedizioni ai danni della gente che abitava lungo le coste dell’Atlantico (però adesso queste cose non le fanno più…..) Considerando tutto ciò, oltre tutto, è oltremodo sciocco dire che la “violenza” provenga solamente da un Paese e non…da tutti i Paesi del mondo.

 

Della Svezia poi, ho sempre apprezzato moltissimo il fatto che si sia sempre dimostrato un Paese molto pacifico, tanto da indurmi a prenderlo quasi come modello di vita….Evidentemente questo, perché non ci sono mai stato e tanto meno, non ci ho mai vissuto… L’inizio dell’articolo parla come di una “guerra” fra due civiltà. Secondo me questa definizione non è esatta. Tu puoi parlare di “guerra” (o meglio di “confronto”) fra due civiltà, soltanto se le civiltà sono appunto due, e diverse fra loro, come ad esempio la civiltà araba e quella europea (che sono appunto, molto diverse) oppure un confronto con quella cinese oppure ancora, con quella indiana.
Queste si che sono civiltà e culture molto diverse fra loro che, per una persona amante dello studio, potrebbero offrire interessanti argomenti di paragone al fine di considerare eventuali differenze o analogie, ma certo non mi sembra il caso fare questo con il Nord Europa.

 

Quando Roma era la più grande potenza conosciuta nel mondo di allora e gestiva traffici in tutto il Mediterraneo, di cui era padrona assoluta ed incontrastata, senza contare le opere letterarie e architettoniche del tempo, nel Nord Europa c’erano solo pastori. La civiltà, che piano piano è penetrata in quei territori quindi, da quanto mi risulta non è autoctona ma è stata importata a seguito delle conquiste degli antichi romani nel Nord. E’ vero che gli antichi romani non sono mai arrivati nella penisola Scandinava, ma è anche vero che, ai suoi tempi, "si sono fatti" tutti i Paesi dell’Europa centrale e una buona parte dell’isola Britannica, fino al “Vallo Adriano”. Credo che sia abbastanza noto che la città di Londra venne fondata proprio dai romani con il nome di “Lundinium”, in seguito prese il nome di “Landen” e, per finire, “Londra”… Infatti, a differenza del Nord dell’isola, i londinesi sono bruni di capelli perché probabilmente, discendenti degli antichi coloni romani.

 

A seguito di queste conquiste quindi, ecco che gli elementi della civiltà “greco-romana” incominceranno a svilupparsi anche in quelle contrade, fino ad arrivare con il tempo, ancora più a Nord dando vita alla civiltà che vediamo ancora oggi. Se in Svezia (e nel Nord in genere) attualmente esiste questa civiltà, questo “modus vivendi”, é grazie alle conquiste romane fatte a suo tempo, in quelle zone. Quindi, a seguito di quanto detto, non esiste una civiltà svedese e una civiltà italiana da confrontare, ma solo la civiltà italiana che, con il tempo è andata a svilupparsi anche nel Nord

 

Comunque se non sono stati gli antichi romani a conquistare in modo diretto quelle terre (la penisola Scandinava), lo è stato il Cristianesimo….. cioè….. Roma; almeno fino all’evento di Martin Lutero e della sua Riforma. Quindi, che piaccia o no, che sia giusto o sbagliato, la realtà è che tutte le civiltà d’Europa, provengono dall’Italia tranne la Grecia dalla quale, fu invece Roma ad attingere…ma ne era assolutamente consapevole e proprio per questo aveva per essa (la Grecia), una grandissima stima.

 

Criticare e disprezzare così aspramente la civiltà italiana, oltre che essere assolutamente fuori luogo e oltre modo eccessivo (decisamente sproporzionato), significa criticare anche la civiltà del Nord Europa perché, come si è detto, non è una civiltà autoctona, ma “figlia” della nostra civiltà italiana (e magari nipote di quella greca)…. davvero una mentalità contorta direi…

 

Questa esaltazione del nordico, chi lo sa? Forse potrebbe trovare la sua lontana origine nella musica wagneriana in cui vengono esaltati i miti germanici e di conseguenza, del Nord Europa in genere?…Forse che i Paesi della Scandinavia e del Nord Europa, ne siano rimasti talmente influenzati tanto da formarsi questa.....come dire?...“esaltazione nordica”? …Potrebbe essere…

 

Sarebbe davvero curioso se alcuni “schemi” mentali, che poi potrebbero dare vita ad atteggiamenti tali da generare grandi disagi e disordini, trovassero la loro lontana origine in cose che dette così…a freddo…potrebbero lasciare davvero allibiti e di “stucco”….. Ma io non so fino a che punto non ci sia del vero in quello che sto dicendo…Infatti fin da quando eravamo ragazzini, siamo stati abituati a vedere il Nord in alto, e il Sud in basso per via della conformazione della cartina geografica. Questa abitudine è tanto radicata in noi che ad un dato momento verrebbe quasi naturale, per quelli che stanno al Nord, guardare quelli che stanno al Sud “dall’alto verso il basso” e per questo, “tirarsela” un pochino. Ho visto la foto che accompagnava l’articolo ovvero, un angolo del centro storico di Stoccolma (probabilmente dove si è svolto il fatto) e devo dire che, anche se il tutto si trova molto a Nord rispetto a noi, non ha niente di più che tantissimi altri centri storici d’Italia….Se è vero quello che sospetto, mi domando come si sentiranno allora gli abitanti dell’emisfero Australe, con tutta la gente dell'Emisfero Boreale da portarsi sulle spalle…

 

Sarebbe bello mobilitare squadre di psicologi, di esperti di “psicosi collettive”, per vedere fino a che punto è giusto o no quello che ho detto…Comunque secondo me, questo signore dovrebbe ricorrere in appello perché stando a quello che ho letto, si è davvero superato i limiti, la procedura usata secondo me, non è stata svolta nel rispetto del cittadino; si è dato credito a testimonianze contraddittorie (mi baso da quello che ho letto nell’articolo) e altre cose di grande “cattivo gusto” per cui credo che a questo punto, diventi più una questione di “principio” che altro…E pensare che avevo programmato di farmi un giro da quelle parti, visto che sono stato fino a pochissimo tempo fa, un grande ammiratore di quel Paese….E' chiaro invece che ora mi viene da dire….”Ma chi ci vuole più andare in Svezia?.... sto tanto bene quà, in Italia.
Fine

Prego….dite pure

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Giulio...

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