Il Bandito Che Sequestra
Un Barone Fallito

 

Scende dalla montagna
con mitra sulla spalla
e va per un sentiero
in cerca di denaro

Son pochi che percorrono
quel tratto
ma lui non si dà vinto
è pronto a tutto.

Da qui deve passare
un pezzo grosso
ed io lo aspetto lì
dietro quel masso.

Il barone in bicicletta
che percorre la carrata
con quell’aria spensierata.

Una mano ben armata
lo percuote sulla testa
sulle spalle alla foresta
dentro il covo del bandito

Il barone prende fiato
e la cifra ha domandato
-sono trenta milioni
che dovrebbero arrivare

Il tuo fusto non ci vale?
dal pallore del tuo viso
si direbbe che son troppi

- non è questo il mio sgomento,
e perché la mia famiglia
trenta milioni non li ha
- e ti lascia a noi quassù?
tu sei matto amico caro
a noi serve quel denaro.

Se sei poco lo vedrai
il tramonto aspetterò
e tua moglie porterò.

- La prigione è troppo dura
ma mia moglie è una tortura
-se prigione questa chiami
non c’è nulla che mi affligge
se la vita tua non vale
a che servono i denari?

-qui c’è uno sbaglio
se ho il tempo di parlare
se la valuti solamente a milioni
la mia vita più non vale.

Il mio titolo lo vuoi?
tutto quel che mi rimane
e mi chiamano barone
e per giunta sequestrato

e non sai che sono impegnato
con la banca e con lo stato
quante volte mi son puntato
la pistola sul mio capo

ma il coraggio si è gelato
proprio all’ultimo minuto
or che adesso ti ho trovato
non lasciarmi, te ne prego.

Quando i soldi non avrai
una vittima farai
- a che serve la pistola
tu sei morto dentro e fuori

e tu credi che uccido
già chi è stato assassinato
io ti porto giù in quel prato
e ti lascio incustodito

come nulla fosse stato.


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