Da lungi a lungi
parte il mio desio
a porre fine
al mio pellegrinare
Meglio soffrire
e non aver denari
che ti dà
un’altra Nazione.
Tu non conosci,
non ti puoi accostare,
sei come un gabbiano
imprigionato.
Anche il sole
ti tratterà male
e l’alba si risveglia
con premura
e solo il sonno
che non ha paura.
La sera giunge lenta
e riposante.
Mentre io entro
nella camerata
ancor più affranto
ancora una giornata.
24 Aprile 1996
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