Evoluzione Della Musica Dotta
Contesto Storico
La fine del periodo Romantico (ultima decade del XIX sec.) prelude al decadentismo, ossia la decadenza dei valori tipici del Romanticismo. Nel tardo Romanticismo ad esempio, il bisogno di esprimere i propri sentimenti alla donna amata, portato all’estrema esagerazione, produrrà quel tipico atteggiamento patetico, sentimentale e languido che G. Carducci chiamava: “molliccio tenerume” o addirittura “manifestazioni degne di un popolo di eunuchi”. Altro sintomo di Decadentismo è lo spirito nazionalista generato dal Romanticismo, ma portato alle estreme conseguenze. Questo sentimento trae origine dall’amore per la propria terra, per le proprie culture e tradizioni ma, il decadere di questo sano sentimento, bello e positivo, lo porterà all’esagerazione ed all’esasperazione, dando origine ad una sorta di esaltazione che si tradurrà nel “Nazionalismo” il che significa, più che amore per la proprio terra, piuttosto odiare le terre altrui il che, mi sembra, non vada tanto bene. Da questa situazione esagerata e tesa alla guerra, il passo sarà breve. E purtroppo la guerra venne davvero portando con sé non soltanto lutti e rovine, ma anche sconvolgimenti morali e spirituali, ribaltando tanti valori che prima erano considerati come sacri. Di fronte ad una tragedia di tali proporzioni, gli artisti si resero conto di non poter più continuare con lo stesso slancio ed entusiasmo di prima, quando potevano abbandonarsi alla fantasia ed alla creatività, tipici del periodo romantico. Questo generò un clima d’imbarazzo generale che ebbe anche le sue ripercussioni nel mondo della cultura e dell’arte. Dopo la guerra del 1915-18, il clima di incertezze creatosi, non poté più offrire all’artista un punto di riferimento sicuro, nel quale potersi riconoscere e trovare attinenza con il proprio mondo interiore; tuttavia un artista, proprio perché tale, dovrà pur sempre esprimersi per cui il problema che gli appare evidente, è quello di poter trovare un canale o una forma di espressione. A questo scopo egli non terrà più conto della realtà esteriore, incerta e travagliata, ma esprimerà se stesso, ovvero la proprie ansie, turbamenti ed incertezze, indipendentemente dal mondo che lo circonda. Questa nuova corrente artistica nata in Germania dopo la guerra, si chiama Espressionismo che, a differenza del verismo e dell’impressionismo, vuole esternare la propria realtà sovente turbatissima, indipendentemente dalla realtà circostante; la corrente musicale che per prima si affianca a questo filone, si chiama dodecafonia o musica atonale e Arnold Schoemberg ne fu il suo ideatore. |
Forme Musicali Dette D'Avanguardia
Personaggi
Arnold Schoenberg
(Vienna 13 settembre 1874 – Los Angeles 13 luglio 1951)
Iniziò la sua carriera di musicista dirigendo un coro e arrangiando canzoni e operette. A Berlino dirige l’orchestra del Buntes Theater (un cabaret letterario) e tiene corsi al Conservatorio; fra i suoi allievi ricordiamo Webern e Berg. Dopo la prima guerra, fonda un’associazione con i suoi allievi per le esecuzioni delle sue musiche e dopo il 1919 nascono le sue prime composizioni, secondo la tecnica dei dodici suoni . Dopo l’avvento del Nazismo, si trasferisce negli U.S.A. dove insegnerà all’Università di California a Los Angeles.
Fu l’ideatore della più radicale trasformazione dell’arte musicale a partire dal Rinascimento, quando venne a delinearsi la nuova concezione del modo Maggiore e modo Minore che già si è vista. Egli fu quasi obbligato a fare questo per avere più mezzi a disposizione che gli consentssero di esprimersi, visto l'orribile realtà che non avrebbe mai immaginato di vedere con la 1° guerra.. |
Caratteristiche Della Nuova Corrente
Il sistema ideato da Schoemberg, si basa su una scala di dodici suoni, formata unicamente da intervalli di un semitono ciascuno, non tenendo più conto delle tonalità Maggiori e Minori; ogni nota ha pari importanza rispetto alle altre e di conseguenza non esistono più né tonica, né dominante, sensibile ecc. Per questo motivo, viene chiamato il padre della Dodecafonia ovvero dei dodici suoni.
Fra le sue opere ricordiamo Il Sopravvissuto di Varsavia e Aronne |
Confrontiamo Il Sistema Tonale
Con Quello Dodecafonico
Altri Musicisti Legati Alla Dodecafonia
Naturalmente A. Schoemberg non fu l’unico ad intraprendere la strada della musica dodecafonica, ma altri musicisti seguirono il suo esempio, come Igor Stravinsi, Paul Hindemit, Stokhausen ed altri. |
Personaggi
Igor Fedorovic Stravinscki
(Lomonosov 17 giugno 1882 – New York 6 aprile 1971)
Fu allievo di Rimski-Korsakov, uno dei cinque della scuola Russa; in seguito ad un incontro con Diaghilev, fondatore della Compagnia di balletti russi, acquisì la capacità di presentare i balletti con aspetti accesi e visioni burlesche. Riciclò tutte le correnti del suo tempo; la sua produzione si divide in tre periodi: Russo, Neoclassico e Dodecafonico. Rimodellò a proprio uso, il metodo di composizione dodecafonico o atonale. |
I Tre Periodi Di Stravinskij
1° Russo |
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2° Neoclassico |
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3°Dodecafonico |
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Altri Geni Legati Al Genere Dodecafonico
Personaggi
Sergej Sergeevic Prokof'ev
(Sontsovka 23 aprile 1891 – Mosca 5 marzo 1953)
Allievo di Rimski-Korsakov, si fece notare come compositore antiromantico; scrisse per i balletti russi di Diaghilev, famoso è il Poema sinfonico Pierino e il Lupo. Fu molto apprezzato in Russia e in Occidente. Le sue melodie sono angolose, le sue dissonanze acri, intercalate però da oasi di puro lirismo. |
Paul HindemithKarl
(Hanau 16 novembre 1895 – Francoforte sul Meno 28 dicembre 1963)
Fonda un quartetto ove vi partecipa come violista. Scrisse musiche per un pubblico di gente comune e musiche destinate alle scuole, per i giovani. Questi atteggiamenti lasciano intravedere la grande confusione di ideali e le incertezze della Germania del primo e secondo guerra. Lasciò la Germania dopo l’avvento del nazismo rientrando dopo la guerra, nel 1951. Fu insegnante all’Università di Zurigo. |
Karlheinz StokhausenKarl
(Kerpen 22 agosto 1928 – Kürten 5 dicembre 2007)
Luigi Dalla Piccola
(Pisino 3 febbraio 1904 – Firenze 19 febbraio 1975)
Altre Forme Musicali Di Avanguardia
Possono venire definite forme d’avanguardia, quelle musiche strutturate su scale non tonali, ovvero che non appartengano al modo Maggiore e Minore. In un certo senso vediamo l’antico che si sposa con il moderno; infatti, come sappiamo, nei tempi antichi la musica non si rifaceva ai concetti Maggiore e Minore e nella musica d’avanguardia, accade la stessa cosa. Alcuni musicisti dell’Est ( Bela Bartok, Zoltan Kodali), dietro la spinta delle scuole Nazionali, servendosi delle scale modali (che sono sempre esistite nelle musiche folkloristiche), le elaborarono, ricavandone nuovi concetti per le loro creazioni. |
Personaggi
Béla Bartók
(Agyszentmiklós 25 marzo 1881 – New York 26 settembre 1945)
Anch’egli non rispettava il concetto della tonalità. La sua attività si suddivideva in due settori paralleli: la composizione e la ricerca etnofonica (ricerca dei canti popolari autentici), che condusse con il suo amico, Zoltán Kodály |
(Kecskemét 16 dicembre 1882 – Budapest 6 marzo 1967)
Utilizzando lo stile e le caratteristiche della musica popolare ungherese e zone confinanti, mise a punto una metodologia la quale più avanti, servì come punto di riferimento ad un altro grande didatta, Roberto Goitre che elaborò la sua teoria del DO mobile, vista nei capitoli precedenti. |
Il Nuovo Concetto Di Scuola Nazionale
Bela Bartok ungherese, De Falla spagnolo, Villa Lobos brasiliano, Chavez messicano ed altri vengono considerati appartenenti alle nuove scuole nazionali, la cui differenza rispetto a quelle già viste, sta nel diverso modo di trattare il materiale etnofonico. E’ interessante, a questo proposito, una lettera di De Falla indirizzata a Debussy : “Si ottengono migliori risultati, nel trattamento della musica popolare, non quando si fa uso di melodie popolari, ma quando si penetra l’essenza di essa e si scrive musica propria” In altre parole, le nuove scuole nazionali miravano ad assimilare soltanto lo stile folkloristico. |
Musicisti Italiani Legati Alla Tradizione Classica
Personaggi
Ottorino Respighi
(Bologna 9 luglio 1879 – Roma 18 aprile 1936)
Studiò a Mosca con Rimski-Korsakov; famosissimi di lui sono i Poemi Sinfonici “I pini di Roma” “Le Fontane romane” “Feste romane” |
Idelbrando Pizzetti
(Parma 20 settembre 1880 – Roma 13 febbraio 1968)
Fra le sue opere ricordiamo ”Fedra” “La figlia di Orio” su un testo di D’Annunzio, “L’assassinio nella Cattedrale” |
Altri Musicisti Moderni
Del Filone Dotto Degni Di Nota
Gian Francesco Malpiero
(Venezia 18 marzo 1882 – Treviso 1 agosto 1973)
Luciano Berio
(Imperia 24 ottobre 1925 – Roma 27 maggio 2003)
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Prefazione
Inizio