Affermazione Della Musica Germanica
Contesto Storico-Sociale
Abbiamo detto che la scuola fiamminga creò la tradizione della musica dotta, quella che oggi si chiama genericamente classica. Infatti così è: le grandi conquiste della polifonia vocale andarono come in eredità, molto tempo dopo, alla musica orchestrale come se gli strumenti di una orchestra avessero preso il posto delle voci umane. I Fiamminghi fondarono scuole in tutta Europa, anche in Germania ove già esisteva la scuola autoctona dei Maistersinger che durò fino al 1600 circa e contribuì a far penetrare la cultura musicale nei vari strati della popolazione e della borghesia, anche se (specialmente verso la fine), con sistemi ormai anacronistici e superati.
Abbiamo inoltre l’opera di Martin Lutero la cui attività ebbe una notevole ripercussione anche nel campo musicale oltre che in quello spirituale anzi, in quello spirituale, ne ebbe molto di più. La musica invece, la semplificò tanto da renderla accessibile a tutti gli strati sociali, creando così una cultura adatta a tutti i livelli.
Le melodie semplici del Corale ideato da lui e dai suoi collaboratori, abbinate alle preghiere, venivano cantate in tutte le famiglie germaniche dando così, anche un notevole supporto a tutto quello che poteva essere didattico-musicale. Era quindi normale che in un terreno così ben preparato, emergessero in seguito nomi che diventarono vere colonne nel campo musicale |
Pertanto vedremo da ora in avanti la Germania tenere un posto di rilievo e di conduttrice storico nel campo musicale, tuttavia l’Italia non sarà da meno; quest’ultima primeggerà nel campo vocale, il bel canto e la Germania, in quello orchestrale. La vita musicale di carattere dotto in Germania in linea di massima, è sempre stata molto sentita perché essendo la Germania divisa in tanti staterelli, con ognuno una sua “Corte”, è chiaro che la musica d’elite, facesse sentire la sua presenza in modo molto forte anche sulla borghesia e sulla popolazioni locale che non altrove. |
Un Gigante Della Musica
L’evento della musica germanica si manifestò in pieno nella figura di G. Bach. Il suo nome “Bach” in tedesco vuol dire “ruscello” e Beethoven disse di lui: “Ma questo tizio non è un ruscello, ma un “Oceano” |
Personaggi
Johann Sebastian Bach
(Eisenach 31 marzo 1685 secondo il calendario gregoriano
21 marzo 1685 secondo quello giuliano – Lipsia, 28 luglio 1750)
Nacque a Eisenach 1685 morì a Lipsia nel 1750. Fu uno dei massimi esponenti musicali di questo periodo (epoca Barocca); il più illustre rappresentante della stirpe dei Bach. E' ritenuto dai critici il più grande compositore e musicista di tutti i tempi. Discendente da una famiglia fiamminga di musicisti; sembra si conosca un suo antenato, un semplice mugnaio nel sec. XVI, il quale era un grandissimo appassionato di musica. Malgrado la potenza del suo genio, la sua vita fu semplice e serena, dedicata alla musica e alla famiglia, fu organista presso il Duca di Weimar e direttore dei concerti di Corte.
Dopo essersi messo in urto con il Duca ed essere addirittura finito in prigione per quasi un mese “a causa della sua testardaggine”, passò alla corte di Kothen dove rimase per diversi anni; in seguito si trasferì a Lipsia come maestro dei cori, nella chiesa di S. Tommaso. ove restò fino alla morte. Ebbe due mogli e venti figli, tutti musicisti, di cui tre di alto valore; non aveva slanci passionali ma era sereno anche se austero, non portò innovazioni, trasse le conclusioni delle esperienze fatte dagli altri. Trattò tutti i generi musicali ad eccezione del teatro in quanto, a causa della sua indole, non si sentiva attratto dalle manifestazioni mondane. Uno dei suoi grandi meriti, fu quello di aver conciliato la polifonia con la monodia, servendosi di diverse linee melodiche per mettere in risalto quella principale. Il suo genere preferito era la "Fuga" nella quale riversò tutta la sua spiritualità. |
Bach (Aria sulla 4° Corda)
Georg Friedrich Handel
(Halle 23 febbraio 1685 – Londra 14 aprile 1759)
Contemporaneo di Bach, fu uomo di grande forza morale che a differenza di Bach, si rivelò meno introspettivo e più uomo di azione e per questo, si sentì attratto dal teatro. Dopo la sua venuta in Italia, dove tra l’altro conobbe Scarlatti e Corelli, si innamorò del melodramma italiano e compose opere in stile italiano. Tornò quindi in Germania e successivamente si stabilì definitivamente a Londra. Qui conobbe Gluk che all’epoca si trovava in Inghilterra. Nel campo del teatro, riscosse grandi successi, ma ebbe anche grandi problemi in quanto si era elevato contro di lui un potente partito, tanto che dovette abbandonare la musica per teatro. Si dedicò da allora alla composizione di Oratori e musica sacra ove lasciò la sua opere migliori |
Hallelujah - Messiah G. F. Handel
Alleluia
Chi non conosce la famosa melodia di G.S.Bach che attualmente viene usata come sigla della trasmissione televisiva condotta da Piero Angela “Quark”? Anzi, molti la conoscono unicamente come sigla di “Quark” senza sapere qual è il suo titolo reale, appunto “Aria sulla Quarta corda”. Anche il motivo sopra, quello di Haendell : “Allelluia,” è un monumento alla musica dotta, dove l’autore esprime tutta la sua genialità. |
J.S.Bach: Aria Sulla Quarta Corda
Affermazione Della Musica Strumentale
Abbiamo visto che con il manifestarsi della musica tonale, la melodia diventa più orecchiabile in quanto nel suo movimento c’è un contino riferimento ai suoni armonici, però nello stesso tempo diventa anche più povera, perché il disegno melodico si esaurisce subito. Ecco che allora, per ovviare a queste carenze, si utilizza la modulazione o trasporto: praticamente una melodia proposta in una tonalità, viene riproposta in un'altra, questo per avere la possibilità di poter continuare il brano senza annoiare lo spettatore; oltre a ciò, viene incrementato il virtuosismo strumentale con il quale vengono eseguiti brani che costituiscono vere e proprie acrobazie per le dita e la mani. Appaiono e si perfezionano nuovi strumenti, si sviluppa la musica strumentale nonché quella orchestrale. Tutto questo per compensare gli inconvenienti di cui si è detto ora. |
Musica Orchestrale e Canto Monodico
E’ tipico vedere come nel temperamento latino prevale l'individualismo mentre in quello nordico, lo spirito di gruppo; i maggiori costruttori di strumenti musicali, in genere sono italiani, come pure le principali scuole, ma sarà poi nel centro Europa che la musica orchestrale si evolverà maggiormente. Nei territori germanici quindi, si sviluppa la musica orchestrale, in Italia invece, il canto monodico o il melodramma. |
I Nuovi Aspetti Della Musica Strumentale
Fino al periodo rinascimentale, la musica strumentale era sì copiosa ma serviva solamente per rinforzare o sostenere quella vocale . Infatti una delle forme strumentali più famosa nel Medio Evo, era "l’Estempida" che era utilizzata per alternare le varie strofe cantate nelle melodie Trobadoriche. Verso la fine del ‘500 invece, la musica strumentale assume una caratteristica propria |
Gli Strumenti Che Nel Periodo Barocco
Si Evolsero Maggiormente
L’importanza che uno strumento musicale può acquisire dipende da diversi fattori, il primo fra tutti è la qualità vera e propria del suono, ma anche le composizioni di pregio che sono dedicate ad esso, nonché ai grandi virtuosi che contribuirono ad accrescerne la fama. Ora faremo una breve carrellata dei principali strumenti che si affermarono (tornando, se necessario, indietro di qualche anno per avere una visione più completa), degli strumenti più importanti e la musica scritta per questi, e dei grandi virtuosi che li suonarono rendendoli famosi. La nostra panoramica quindi, non riguarderà la struttura specifica di ogni strumento, ma le composizioni importanti scritte per essi nonché i grandi virtuosi che li suonarono aumentandone la popolarità. |
Organo
Personaggi
Francesco Landini o Landino
(c. 1325 – Firenze 2 settembre 1397)
Qalche secolo a ritroso fino a ritornare a Landino. Questo personaggio già lo abbiamo visto nel periodo dell’Ars Nova fiorentina; egli era anche un valente organista. L’organo, già usato all’epoca, era di piccole dimensioni, per questo si chiamava “portativo” da “portare”. |
Girolamo Frescobaldi
(Ferrara 13 settembre 1583 – Roma 1º marzo 1643)
Appartiene alla prima fascia del periodo Barocco, continuò e perfezionò la tradizione organistica, portandola a vette altissime. Fu organista in S. Pietro, a Roma e per un breve periodo anche alla corte di Ferdinando de Medici. A differenza di Monteverdi (suo contemporaneo), rimase alle forme polifoniche, trasferendole però sul suo strumento: l’organo. |
Johann Sebastian Bach
Già presentato nel presente capitolo fu tra l’altro un valentissimo organista con il quale componeva prevalentemente "Fughe". Famosissima quella in Re minore. |
Clavicembalo
Personaggi
Louis Couperin
(Chaumes-en-Brie circa 1626 – Parigi 29 agosto 1661)
Quella dei Couperin fu una dinastia di organisti e clavicembalisti di grande pregio alla quale, dal 1650 al 1850 era stata affidato il compito e privilegio della manutenzione dell’organo di S.Gervais. |
François Couperin
(Parigi 10 novembre 1668 – Parigi 11 settembre 1733)
Detto il grande, fu organista a S.Gervais, poi alla cappella reale e musicista della camera del re, nonché insegnante di clavicembalo a principi e principesse della casa reale presso Luigi XIV e dopo, di Luigi XV. Malgrado la sua posizione privilegiata, fu sempre al margine della vita musicale parigina. |
Giuseppe Domenico Scarlatti
(Napoli 26 ottobre 1685 – Madrid 23 luglio 1757)
Figlio di Alessandro, grande operista, nacque nello stesso anno di Bach e Haendel. Studiò a Venezia dove fece amicizia con quest’ultimo. Fu a Londra e a Lisbona. Quando una delle sua allieve, la principessa Maria Barbara sposò Ferdinando di Spagna, la seguì a Madrid e vi rimase per tutta la vita salvo sporadici viaggi a Londra e a Napoli. |
Violino
Personaggi
Arcangelo Corelli
(Fusignano 17 febbraio 1653 – Roma 8 gennaio 1713)
La vetta più alta della produzione violinistica, la raggiunse Arcangelo Corelli. Studiò a Bologna e poi a Roma. Iniziò la sua attività violinistica in “S. G. dei Fiorentini” e in S. Luigi dei Francesi”. Divenne inoltre violinista e maestro di musica dei cardinali B. Pamphili, e P. Ottolani. La sua musica è interamente per strumenti ad arco (soprattutto violino). Pubblicò diverse raccolte di 12 sonate ciascuna, e una di 12 Concerti Grosso. Il suo stile e la sua scuola ebbero ripercussioni ed influenza in tutta Europa, perché i suoi allievi si diffusero appunto, per tutta l'Europa. Tra questi ricordiamo G.B. Somis (1686-1763), maestro di musica presso la corte dei Savoia a Torino; ebbe tra i suoi allievi Pugnani, che a sua volta fu insegnante di G.B.Viotti fondatore della scuola francese). |
Francesco Geminiani
(Lucca 5 dicembre 1687 – Dublino 17 settembre 1762)
Dopo gli studi con Corelli operò a Londra |
Pietro Antonio Locatelli
(Bergamo 3 settembre 1695 – Amsterdam 30 marzo 1764)
Anche lui allievo di Corelli , si stabilì ad Amsterdam |
Corelli - Christmas Concerto in G Minor
Violino
Personaggi
Giuseppe Tartini
(Pirano 12 aprile 1692 – Padova 26 febbraio 1770)
Altro grande violinista, compositore e teorico fu G. Tartini. Frequentò i corsi di giurisprudenza all’Università di Padova. Si sposò senza consenso per cui dovette fuggire rifugiandosi ad Assisi occupandosi solo del violino. Divenne in seguito 1° violino nella Chiesa di S. Antonio a Padova ed insegnante; i suoi allievi provenivano da tutta Europa per cui la sua scuola veniva chiamata la scuola delle Nazioni.
La sua musica è quasi tutta violinistica; famosissimo è Il trillo del diavolo composto, sotto una sua affermazione, dopo aver visto in sogno il diavolo suonare il violino. |
Antonio Vivaldi
(Venezia 4 marzo 1678 – Vienna 28 luglio 1741)
Fu chiamato il “prete rosso” in quanto, rosso di capelli, aveva abbracciato la carriera ecclesiastica. Venne nominato insegnante di violino all’Ospedale femminile della pietà, divenuto in seguito Conservatorio. Fu anche operista ed impresario teatrale ma il suo nome è legato alla musica strumentale , specialmente per “archi” e al Concerto Grosso (dialogo musicale fra un gruppo di strumenti e tutta l’orchestra).
Famosissime sono la quattro stagioni di cui emergono, per bellezza, la Primavera e l'Inverno. |
(Firenze 28 novembre 1632 – Parigi 22 marzo 1687)
(visto prima). Occorre anche dire di lui che ebbe il merito d’aver contribuito al passaggio dalla polifonia vocale a quella strumentale con il suo insieme d’archi, il quale così come era strutturato, rappresentava il coro nelle sue diverse sezioni. Da qui più tardi, derivò l’organico orchestrale classico attuale formato partendo da sinistra: da violini primi, violini secondi, viole e violoncelli che rispettivamente rappresentano: soprani, contralti tenori e bassi.
Su questa base verranno aggiunti i “Fiati” e così nasce l’orchestra classica vera e propria |
Flauto Dolce Diritto
Personaggi
Georg Philipp Teleman
(Magdeburgo 14 marzo 1681 – Amburgo 25 giugno 1767)
Tedesco, fu amico di Handel; compose molta musica da camera nonché per teatro di cui ricordiamo Pimpinone; ma il suo nome è legato al flauto dolce (quello che viene usato nelle medie nelle ore di musica) perché compose tantissima musica per questo strumento. In vita, la sua fama era enorme, ma dopo la sua morte, venne presto dimenticato per essere nuovamente riscoperto ed ammirato in tempi recenti.
Secondo gli esperti, la sua arte rappresenta il passaggio fra lo stile Barocco (quello che stiamo esaminando) e quello Galante tedesco. |
Aneddoti e Fatti Curiosi
Si racconta di Antonio Vivaldi che sovente, nel bel mezzo della celebrazione della Messa, lasciasse improvvisamente l’altare dove stava officiando, per correre in sacrestia a scrivere la musica che gli era venuta in mente in quel momento. Questa abitudine gli aveva causato non pochi problemi con i suoi superiori. |
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Prefazione
Inizio