Il Periodo Classico
La Musica Tra Il 700 e l' 800
Contesto Storico e Socio - Culturale
L’ascesa della musica germanica non si ferma con Bach e Haendell; infatti se questi sono i massimi esponenti della musica tedesca nella Germania del Nord del periodo Barocco (ultima fase ), Haydn e Mozart lo sono della Germania del Sud del periodo pre-classico e classico, seguiti immediatamente da Beethoven, che chiude il periodo classico e comincia, in modo impercettibile, a proiettarsi in quello Romantico
Haydn, Mozart e Beethoven vengono chiamati i tre classici viennesi e la città di Vienna, grazie anche alla sua posizione geografica, diventa il centro culturale di questo periodo. Il termine classico è sinonimo di eccellente, perfetto, infatti si suol dire: un classico, e si applica a quelle correnti di pensiero o artistico-culturali che nella storia hanno fatto riferimento ai modelli greco-latini. Il Classicismo musicale succede al Barocco e precede il Romanticismo; esso va dal 1770 al 1830, mentre dal 1750 (fine dell’epoca Barocca), al 1770, abbiamo come fase intermedia, l’epoca Rococò e Galante che prepara l’epoca successiva del periodo classico appunto.
Il periodo classico coinvolge soprattutto la musica strumentale con il perfezionamento della “Forma Sonata”, ma anche la musica da teatro, in particolare quella di Gluk, il quale già si orientava al classico ovvero: l’equilibrio delle forme. |
La Forma Sonata
La “Sonata Bitematica Tripartita” costituisce il fiore all’occhiello della musica del periodo classico. Il termine si riferisce al primo tempo del brano, il quale viene suddiviso in tre parti (tripartita); la prima parte si chiama Esposizione, la seconda Sviluppo e la terza Ripresa.
Nell’Esposizione, vengono esposti due temi musicali (bitematica), uno risoluto e deciso, l’altro dolce e melodioso, essi rappresentano rispettivamente l’uomo e la donna ovvero, il ciclo della vita. Dopo l’esposizione dei temi, si passa alla seconda parte ossia allo sviluppo nel quale i due temi o soltanto frammenti di essi, o il frammento di uno solo, vengono elaborati e sviluppati secondo la fantasia dell’autore. Nella terza parte ovvero la ripresa, i due temi vengono ripresi come erano all’inizio, seguiti dal finale; il secondo tempo per contrasto, è un movimento adagio e lento, il terzo e quarto tempo invece sono movimenti allegri e veloci e rappresentano l’epilogo di tutta la composizione similmente come ad una Cattedrale in cui la facciata rappresenta la parte più importante e che il pubblico vede per prima. |
Personaggi
Franz Joseph Haydn
(Rohrau 31 marzo 1732 – Vienna 31 maggio 1809)
Austriaco di umili origini, iniziò gli studi musicali sotto la guida di un parente e in seguito a Vienna dove si guadagnò da vivere dando lezioni di musica e suonando qua e là, perfezionò i suoi studi ricevendo lezioni anche da Porpora. Divenne Maestro di Cappella della famiglia Ungherese nobile e potente, gli Esterazy presso la quale Haydn rimase per quasi tutta la vita. In seguito si recò a Londra, onorato come pochi musicisti lo furono durante la loro vita, quindi ritorna a Vienna rimettendosi al servizio degli Eesterazy. Morì durante l’occupazione napoleonica. La sua produzione è stata suddivisa in due raccolte: una per i brani strumentali e una per quelli vocali; tuttavia il suo nome, è legato alla musica strumentale. |
Aneddoti e Fatti Curiosi
Si racconta che durante l’occupazione napoleonica a Vienna, alcuni soldati francesi si recarono da lui e lo trovarono spaventatissimo, addirittura si barricò in casa; subito dopo però Haydn si rese conto che questi nemici erano in realtà suoi ammiratori, venuti per rendergli omaggio. Infatti per rassicurarlo, gli intonarono davanti alla sua porta, completamente sprangata, una sua composizione |
Il Fanciullo Prodigio
Wolfgang Amedeus Mozart
(Salisburgo 27 gennaio 1756 – Vienna 5 dicembre 1791)
Nasce a Salisburgo da padre violinista e compositore. Fin da piccolo si impadronisce di tutte le precedenti esperienze musicali con uno straordinario potere di assimilazione e le fa proprie, naturalmente superandole. A cinque anni già componeva e a sei dette il suo primo concerto; a otto è già famoso in tutte le corti europee. In ogni città conosce musicisti e tendenze musicali stringendo amicizie con personaggi di alto livello. Qualsiasi altro ragazzino sarebbe rimasto soffocato da tutto ciò, invece Mozart si trova completamente a suo agio.
Dopo un continuo girovagare tra Francia, Inghilterra, Germania e Italia, si prepara per il grande successo e ritorna a Parigi dove spera di spiccare il grande “salto”. Purtroppo è proprio da quel momento che per lui comincerà un lungo periodo di crisi e difficoltà. A Parigi più nessuno gli da retta perché proprio in quel periodo c’era la famosa “sfida” fra Gluk e Piccinni, inoltre non essendo più un bambino, non destava più interesse e tenerezza come un tempo, non si poteva più dire di lui “Bambino Prodigio” perché aveva ormai 21 anni. Proprio in quell’occasione gli muore la madre. Malgrado le disavventure vissute in quel periodo, la sua vena creatrice anziché esaurirsi, sembra aumentare più che mai. Si sposa a Vienna con Costanza Weber. Nelle sue opere è visibile tutta la limpidezza di un fanciullo che mantiene per tutta la vita. Muore lasciando incompiuta una sua composizione: Il Requiem. Compose molte Opere su libretti italiani, serie e buffe e alcune in tedesco. |
Piccola Serenata Notturna Di Mozart
1° Frammento Brano
2° Frammento Brano
Le melodie di Mozart sono caratteristiche e famose, oltre che per il disegno melodico assai allegro ed esuberante,,anche per la ricchezza della melodia in cui sembra snodarsi una vena creatrice inesauribile: la Sinfonia sopra presentata ne è un esempio evidente. |
Il Classico Dei Classici
Ludwig van Beethoven
(Bonn battezzato il 17 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827)
Questo peronaggio, con la sua produzione musicale chiude un’epoca e ne apre un’altra. Al contrario di Mozart, spontaneo e immediato, Beethoven appare pensoso e consapevole e come Bach, fu discendente di una famiglia di musicisti fiamminghi. A 17 anni a Vienna conobbe Mozart, che esercitò su di lui grande influenza, almeno nelle opere giovanili. Il padre di Beethoven volle imitare quello di Mozart, sperando di farlo diventare in fanciullo prodigio, tuttavia il suo carattere era troppo complesso perché si potesse esprime nell’infanzia. A Vienna ebbe grande popolarità, fu accolto con onori e protetto dalla Corte e dai principi; tuttavia a causa del suo carattere severo e dalla serietà della sua musica , fu portato ad appartarsi spontaneamente, ma la Corte non gli fece mai mancare il vitalizio fissatogli, sia che componesse o no e a Vienna fu sempre circondato di rispetto e onori. Ma non fu felice perché divenne sordo (possiamo immaginare l’imbarazzo per un musicista che diventa sordo) ed inoltre gli mancavano gli affetti di cui aveva disperato bisogno. La sua musica non fu subito capita, tuttavia contro di lui non osarono elevarsi quelle congreghe, sempre pronte ad aggredire i grandi musicisti. Di lui famosissime sono le 9 Sinfonie; compose inoltre Sonate per piano, Concerti per piano e orchestra, uno per Violino e orchestra, una Romanza per violino e orchestra e musica da camera. Per il teatro compose solo Il Fidelio. |
Beethoven - Sonata Al Chiaro Di Luna
1° Frammento del brano
2° Frammento del brano (Pastorale)
3° Frammento del brano (Pastorale)
Sinfonia N.5 Di Ludwig Van Beethoven
Ludwig van Beethoven - Sinfonia n° 5 - Op. 67 in Do minore
Emozioni Con La Quinta Sinfonia Di Beethoven
1° Frammento del brano (Quinta Sinfonia)
2° Frammento del brano (Quinta Sinfonia)
3° Frammento del brano (Quinta Sinfonia)
Curiosità e Aneddoti
Strane Abitudini
Si racconta di Beethoven che in piena notte si rovesciasse addosso tinozze d’acqua gelata per avere la “carica” e l’ispirazione e che si mettesse a gridare per la “soddisfazione”; soltanto che non si accorgeva che l’acqua filtrando dal pavimento, andava a bagnare il piano di sotto e poiché non sentiva le lamentele dei vicini, continuava imperterrito. E’ probabile che sia stata questa strana abitudine a provocare in lui la sordità, dovuta quasi sicuramente ad un’otite trascurata. |
Un Tipo Davvero Testardo
Dotato di una volontà ferrea, una volta Beethoven volle vincere la sua infermità dirigendo un concerto, malgrado non sentisse assolutamente nulla di quello che accadeva attorno a lui.
Questa fu l’unica sua sconfitta; ad un certo punto perse i contatti con l’orchestra che continuò da sola, alla meno peggio, mentre quel grande sventurato, continuava sul podio a gesticolare a vuoto. |
Musicisti Italiani Che Si Distinsero
All'Estero Durante L'Epoca Classica
Personaggi
Giovanni Battista Viotti
(Fontanetto Po 12 maggio 1755 – Londra 3 marzo 1824)
Studiò a Torino con Pugnani, ma trascorse la maggior parte della sua esistenza a Londra. Ebbe una carriera concertistica sfolgorante e attraverso i suoi discepoli, esercitò un tale influsso sul violinismo in Francia, da essere considerato il padre della scuola violinistica francese moderna. La sua musica è esclusivamente violinistica. Fra i suoi lavori ricordiamo 29 concerti per violino e orchestra |
(Genova, 27 ottobre 1782 – Nizza, 27 maggio 1840)
Fu il più grande violinista di tutti i tempi. Dal padre e da oscuri maestri genovesi, apprese l’arte di suonare il violino e la chitarra; a 15 anni era già conosciuto nella sua città e a 18 divenne primo violino e direttore dell’orchestra di Lucca, ma si disimpegnò presto da quel legame. Intanto un ammiratore gli regalò un Guarnieri (famiglia di liutai cremonesi) dal quale non si separò mai. Più tardi iniziò la sua unica e trionfale tournee all’estero. La vita disordinata (era accanito giocatore d’azzardo e grande amatore) lo condusse a morte precoce. |
Luigi Boccherini
(Lucca 19 febbraio Madrid 28 Maggio 1805)
Fu il primo grande violoncellista e la sua fama gli consentì di diventare il primo violoncello della Cappella Palatina di Lucca. Dopo un grande successo a Parigi, si trasferì a Madrid rimanendovi fino alla morte in povertà e fra mille problemi. Più tardi venne assunto dalla Corte di Luciano Buonaparte e nominato direttore d’orchestra privata, della duchessa Benavente Osura. La sua produzione è esclusivamente da camera. Famosissimo è il suo Minuetto. |
Muzio Clementi
(Roma 23 gennaio 1752 – Evesham 10 marzo 1832)
A lui si deve la nascita dello stile pianistico italiano. Fu pianista e compose quasi esclusivamente per piano. Visse per un certo periodo in Inghilterra, dove fu acclamato pianista e anche editore; fabbricante di pianoforti e valente insegnante. Venne chiamato il padre del pianoforte perché formò nella sua scuola, valenti pianisti e compose Gradus Ad Parnassum, un’opera didattica importantissima che gettò le basi per i pianisti del secolo successivo. Altri suoi lavori sono Toccata, in ricordo di una gara che disputò alla Corte di Vienna, con Mozart |
Giovanni Paisiello
(Taranto 9 maggio 1740 – Napoli 5 giugno 1816)
Studiò al Conservatorio S. Onofrio di Napoli; la sua fama si sparse rapidamente in tutta la penisola e all’estero. Fu invitato allora presso la corte russa, da Caterina II come maestro di Cappella per molti anni. Colmo di onori, torna a Napoli come maestro di cappella presso i Borboni. Napoleone che amava la sua musica, lo volle a Parigi. Tra le sue opere, quasi tutte esclusivamente buffe, ricordiamo Il Barbiere di Siviglia (da non confondere con l’omonima di Rossini). |
Domenico Cimarosa
(Aversa 17 dicembre 1749 – Venezia 11 gennaio 1801)
Fu discepolo di Piccinni e predilesse il genere buffo e divenne famoso con L’italiana a Londra. Fu invitato a Pietroburgo come maestro di Cappella. Tornato a Napoli, in omaggio alla Repubblica Partenopea, compose un Inno repubblicano che gli costò, al ritorno dei Borboni, (1799), prima il carcere, poi l’esilio a Venezia. Fra i suoi lavori ricordiamo "Astuzie femminili" e "Matrimonio segreto". |
Paganini - Aneddoti e Fatti Curiosi
Paganini a causa del suo aspetto particolare, alto, magro, un po’ “mefistofelico” e misterioso, della sua incredibile maestria nel suonare il violino, stuzzicò la fantasia popolare che cominciò a parlare circa un “patto” fatto con il diavolo al quale, in cambio di tanta abilità, gli avrebbe venduto l’anima. Il tempo rese giustizia a queste calunnie gratuite, frutto dell’ignoranza e della superstizione popolare. |
Gaspare Luigi Pacifico Spontini
(Maiolati 14 novembre 1774 – Maiolati 24 gennaio 1851)
Dalla scuola operistica napoletana, si trasferì a Parigi dove fu protetto da Napoleone. Mutata la situazione politica, accettò l’invito del re di Prussia Guglielmo III , a Berlino come direttore generale della musica. In seguito tornò al suo paese natio ove rimase fino alla morte. |
Con il suo temperamento tipicamente meridionale, mitigò la drammaticità che il teatro francese aveva ereditato da Gluk. Fra le sue opere ricordiamo "La Vestale", "Fernando Cortez" e, durante il periodo berlinese, "Agnese von Hohenstangen". |
(Bari 16 gennaio 1728 – Parigi 7 maggio 1800)
Noto per la sua sfida con Gluk. A Parigi fu nominato direttore delle Compagnie italiana; durante la rivoluzione francese dovette rimpatriare. Tornò a Parigi nel 1798, accolto trionfalmente. Compose ben 127 opere tra serie e buffe, ma il suo nome è legato al genere buffo. |
Luigi Boccherini - Minuet From String Quintet op.11 n.5
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Pag. 10 |
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Prefazione
Inizio